L’epilazione è definitiva e sicura solo dal dermatologo
L’epilazione è definitiva e sicura solo dal dermatologo'': le differenze tra medico ed estetista
Intervista al prof. Luigi Corricciati, uno dei massimi esperti: ''Il
laser estetico depotenzia, quello medico debella con meno sedute. Gli
effetti collaterali derivano spesso dall’inesperienza dell’operatore''.
Oggi rispondiamo alle domanda che tutti si fanno, con uno dei massimi
esperti della materia: quali sono le differenze tra l’epilazione
definitiva gestita da un dermatologo e quella effettuata dall’estetista?
Sono sempre di più gli uomini e le donne, soprattutto tra gli sportivi,
che ricorrono alla tecnologia laser per superare il problema dei peli,
soprattutto chi deve fare i conti con un eccesso di peluria su schiena e
vari punti che rendono più pesante la sudorazione. Ne parliamo con il
professor Luigi Coricciati, Medico Chirurgo, Specialista in Dermatologia
e Venereologia, Direttore Sanitario del “Coricciati Medical Group”,
in via Zimbalo Martano (LE), Professore A.C. Master II Livello in
Laserterapia Dermatologica Università degli Studi Dell’Insubria Varese,
Professore A.C. Master II Livello Medicina estetica Università della
Magna Graecia Catanzaro.
Dottore, sentiamo parlare spesso di
epilazione laser: ogni centro estetico promette grandi risultati, ma
oggi dobbiamo fare chiarezza. Qualcuno si rivolge a chi offre il
servizio meno costoso. Quali sono le differenze e gli effetti
collaterali di un’epilazione laser fatta dal dermatologo e quali quelli
della stessa operazione effettuata da un’estetista? Quali sono le
differenze tra i macchinari?
“Chiariamo innanzitutto un aspetto:
l’epilazione laser è una metodica medico-estetica e, in alcuni casi,
una vera e propria procedura terapeutica.
Le differenze tra i laser utilizzabili nei centri estetici e quelli utilizzabili negli studi medici sono abissali.
La prima differenza riguarda la tecnologia in sé, cioè la potenza del laser.
Le
attuali disposizioni del Ministero della Salute limitano l’utilizzo di
dispositivi laser di un certo tipo solo al personale medico, restano
utilizzabili nell’ambito dell’attività di estetista i laser estetici
‘depotenziati’ e ‘defocalizzati’, quelli cioè con una lunghezza d’onda
intorno agli 808nm (il diodo, per intenderci). Al medico è consentito
invece di utilizzare anche il laser ad alessandrite e il Nd-Yag, che
lavorano in maniera completamente diversa e hanno la lunghezza d’onda
giusta per ‘colpire il bersaglio’, cioè la melanina contenuta nel bulbo
pilifero.
Altra differenza riguarda il risultato: i laser estetici
tendono solo a miniaturizzare il pelo, cioè ad assottigliarlo ed
indebolirlo, ma difficilmente si riuscirà a debellarlo completamente.
Poi
bisogna pensare che sarà diverso anche il numero di sedute, poiché il
laser estetico richiederà sessioni continue di mantenimento.
La
differenza più importante, l’unica che a mio avviso i pazienti
dovrebbero valutare, è invece il profilo di sicurezza. Tutto ciò che
faccio sulla mia pelle resta, lo ricorda anche a distanza di anni. I
laser medicali sono sottoposti a controlli rigorosissimi e studi
continui, sono stati studiati i cambiamenti istologici a livello cutaneo
in seguito all’irradiazione con sorgenti laser e non sono state
evidenziate tossicità o alterazioni sul DNA cellulare.
Possono
esserci eventi avversi post trattamento, dai più banali come l’eritema
ai più seri, come ustioni, porpora e cicatrici. Un dermatologo è in
grado di prevenirli e gestirli. Perché rischiare sulla nostra pelle?”.
La
figura del dermatologo è importante anche nella gestione degli
eventuali effetti collaterali, vero? Che tipo di danni possono fare i
cosiddetti “santoni” dell’estetica con il laser, se non sono esperti e
ben formati e se non si avvalgono della figura di un dermatologo? Quali
sono i pazienti che non possono sottoporsi a questo trattamento?
“Saper gestire gli eventuali effetti avversi secondari ad una seduta laser è di fondamentale importanza.
Se
viene settato correttamente il laser, personalizzando su ogni paziente
la lunghezza d’onda, fluenza e durata d’impulso, tarandolo in base al
fototipo, tipo di pelo, età ed area anatomica da trattare, gli effetti
avversi sono nulli, non si verificano.
Gli effetti collaterali
derivano, nella maggior parte dei casi, dall’inesperienza
dell’operatore. Ci possono, però, essere dei casi in cui il paziente
ometta di riferire al medico alcune cose, come ad esempio l’assunzione
di farmaci fotosensibilizzanti, o non rispetti le indicazioni pre-post
trattamento e quindi l’effetto collaterale indesiderato si verifica
nonostante il trattamento sia stato eseguito correttamente. Il
dermatologo, comunque, è in grado di gestirli perfettamente.
Non
effettuiamo l’epilazione laser sulle donne in gravidanza, non esistono
delle controindicazioni specifiche, ma il trattamento potrebbe essere
poco efficace o addirittura inefficace per via delle variazioni ormonali
a cui la donna è sottoposta in questa fase della vita”.
Ci sono controindicazioni per le parti intime? Da quale età si può intervenire: un’adolescente può fare l’epilazione definitiva?
“Non
ci sono controindicazioni per le parti intime, anzi il laser medicale è
consigliato come alternativa assoluta ad altre metodiche, poiché
consente di trattare in piena sicurezza aree ricche di linfonodi,
previene la formazione di cisti ed è terapeutico per la follicolite. Lo
stesso discorso vale per un’altra zona delicata, come il cavo ascellare
nel sesso femminile. È l’unica metodica utilizzabile, ad esempio, nelle
idrosadeniti suppurative, parlo chiaramente di laser medicali con
tecnologie sofisticate.
Nelle adolescenti consiglio di intraprendere
il percorso di epilazione laser ad alcune condizioni: che abbiano avuto
il menarca da almeno 5 anni, che il ciclo sia regolare e non vi siano
problematiche concomitanti, come, ad esempio, il diabete, cisti
ovariche, squilibri tiroidei e altro. In questo caso il trattamento è
fattibile ed è comunque un forte ausilio nella gestione
dell’inestetismo, ma occorrerà un numero di sedute più elevato per la
stabilizzazione del risultato”.
Spesso si parla di “epilazione
definitiva”: è davvero possibile non far spuntare più i peli? Quanti
richiami ci vogliono nel tempo?
“La terminologia corretta,
secondo la letteratura scientifica è “epilazione progressivamente
permanente”, significa cioè che, progressivamente, si accompagna il
paziente al raggiungimento della permanenza del risultato. Questo
obiettivo è più facilmente raggiungibile per alcune aree anatomiche (ad
es. arti inferiori) e più lento in altre (ad esempio volto, linea alba e
in linea di massima tutte quelle zone non sottoposte a stimoli
ormonali). I richiami non sono sempre necessari, anche qui il
dermatologo saprà indicare l’opportunità di effettuarlo e con che
cadenza”.
È vero che non è efficace l’epilazione laser sui peli bianchi o biondi? Perché?
“Purtroppo,
ad oggi, nonostante ci siano stati progressi tecnologici pazzeschi nel
settore, non esiste un laser per epilazione che sia in grado di
debellare i peli bianchi. Questo perché nel pelo bianco manca il target
(bersaglio) del laser, che è la melatonina contenuta nel pelo.
Praticamente sono ‘otticamente vuoti’ e nessun laser può colpirli.
I peli biondi possono essere trattati, con piccole precauzioni e “trucchi” che il dermatologo saprà applicare”.
Qual è il periodo in cui è consigliabile procedere con l’epilazione laser?
“Generalmente
il periodo migliore per iniziare è l’autunno, perché la pelle è meno
abbronzata e perché si arriva all’estate con un numero di sessioni
eseguite che consentono di aver già stabilizzato un buon risultato. Con i
nuovi laser, quelli che utilizziamo nel nostro centro Coricciati
Medical Group, però, la prima valutazione (pelle abbronzata) è ormai
bypassata ed irrilevante grazie alla possibilità di miscelare in maniera
simultanea due diverse lunghezze d’onda nello stesso impulso. Sono
laser miscelati di nuovissima generazione che consentono di trattare
pelli abbronzate o fototipi scuri”.
Tecnicamente quanto dura una seduta total body? Si sente fastidio o dolore?
“La
seduta è rapidissima, in media circa trenta minuti per una total body,
il tempo può variare di poco in aumento o in diminuzione in base alla
conformazione fisica del paziente.
Non si avverte dolore perché il
sistema è dotato di un criogeno integrato che raffredda la cute e rende
più confortevole il trattamento. Si può avvertire un po’ di fastidio
nelle parti più delicate, come ad esempio la zona inguinale”.
Chiudiamo
questa intervista con un consiglio: come informarsi e cosa fare prima
di procedere all’epilazione laser con il primo capitato?
“L’unico
consiglio che mi sento di dare è quello di affidarsi ai professionisti:
chi è nel settore da tempo studia, si aggiorna ed investe su tecnologie
di qualità. Nello specifico, per la laserterapia io, personalmente, mi
affiderei ad un dermatologo o ad un chirurgo plastico o a qualsiasi
medico non specialista che abbia fatto un Master di Secondo livello
Universitario: non è sufficiente il corso di due ore, così come quando
si deve partorire ci si rivolge ad un ginecologo. Soprattutto non
sceglierei un professionista perché ‘sponsorizzato’ dai social o
leggendo le recensioni si google: Soprattutto non lo sceglierei per il
‘quanto costa?’. Un prezzo troppo basso, spesso, ad esempio, sta ad
indicare utilizzo di strumentazione di scarsa qualità e potrebbe essere
un campanello d’allarme. Adesso c’è la possibilità di prendere i laser a
noleggio. Voi affidereste la vostra pelle a chi utilizza il laser a
giorni alterni o a chi ha anni alle spalle di esperienza e utilizzo
continuato?”.
di Gaetano Gorgoni (leggi articolo)