Un dermatologo ci parla della tecnologia non invasiva Onda Coolwaves e delle sue applicazioni nel trattamento degli inestetismi corporei.
Abbiamo già parlato in passato della tecnologia Onda Coolwaves: uno strumento studiato per trattare inestetismi quali cellulite, adiposità localizzatee lassità cutanea inmodo non invasivo. Se ricordate, lo facemmo in occasione del Congresso SIME di Roma del maggio 2018, in cui venne presentata. Ci fa quindi piacere che a distanza di un anno un medico che dopo aver letto il nostro articolo aveva deciso di adottare nel suo studio lametodica descritta, ci abbia scritto per parlarci della sua esperienza. Si tratta del Dottor Luigi Coricciati, Medico Chirurgo Dermatologo Specialista in Dermatologia e Venereologia, Direttore Sanitario della clinica“CoricciatiMedical Group” di Martano (Lecce). Coricciati ha dotato il suo centro di ben 2 dispositivi Onda Coolwaves a distanza di pochi mesi, per poter soddisfare la continua e numerosa richiesta di appuntamenti per il trattamento.
Cosa l’ha spinta a investire inOnda Coolwaves?
Leggendo il vostro articolo mi colpì il fatto che la metodica prevede un ciclo di trattamenti di poche sedute, rispetto altre che richiedono numerose sessioni con cadenza settimanale o bisettimanale. Ho deciso così di introdurre nel mio Centro Medico il dispositivo per effettuare trattamenti di body shaping. Ho a f f i anc ato Onda alle altre tecnologie già presenti, in maniera tale da avere un ventaglio più ampio di trattamenti da proporre, anche in combinazione, per ottenere unmiglior risultato di rimodellamento corporeo. Nella mia esperienza ho trattato circa 500 pazienti che presentavano problematiche di adiposità localizzate e ritengo cheOnda sia estremamente efficace per cancellare questo inestetismo.
Secondo la sua esperienza in cosa si è dimostrata valida la tecnologia?
Come detto sicuramente nel trattamento delle adiposità,ma la cosa più sorprendente è che Onda si è dimostrata insuperabile nel miglioramento della cellulite e della lassità. Mi spiego meglio: per la cellulite generalmente occorrono numerose sedute da ripetere frequentemente per avere un buon riscontro in termini di risultati; per la lassità, la maggior parte dei dispositivi oggi in commercio sono radiofrequenze, che hanno un effetto tensore nel breve periodo, ma non sempre consentono di raggiungere risultati stabili nel tempo. Onda, invece, stimola la produzione naturale di collagene nell’area trattata, per questo l’effetto e l’efficacia sono più duraturi nel tempo.Nel trattamento della cellulite, infine, lemicroonde sono in grado di denaturare e ridurre i setti fibrosi, che creano l’effetto abuccia d’arancia eda cui ha origine la cellulite.
Dopo i trattamenti è necessario fare qualcosa di particolare? Personalmente, dopo il trattamento conOnda per cellulite e adipe, consiglio alcune sedute di massaggi linfodrenanti, anche manuali, per ottimizzare il risultato e facilitare il percorso clinico. Per il resto è raccomandabile quello che vale per qualsiasi trattamento corpo: abbinare uno stile di vita sano con un’alimentazione corretta e una regolare attività fisica.
Può tracciare il profilo dell’utente che ha richiestoOnda? L’80% dei pazienti trattati sono di sesso femminile. Gli uomini, del resto, rappresentano ancora una fetta residuale del mercato della medicina estetica anche se è da sottolineare una crescita, soprattutto negli ultimi anni. Il range d’età è vastissimo perché il dispositivo è versatile e consente di trattare vari inestetismi, quindi agiamo sulla cellulite e adipe nei soggetti più giovani, sulla lassità nei soggetti di età più avanzata. Parlando invece del tipo di inestetismo trattato, i maschi richiedono un trattamento prevalentemente per intervenire sulle adiposità nella zona dell’addome e dei fianchi. Per le donne, invece, le zone più trattate sono l’area glutei e trocantere principalmente per la cellulite, e l’area delle braccia (le cosiddette "ali di gabbiano") per la lassità. Lebraccia sono comunemente zone difficili da trattare conmetodiche non invasive.
Quali i risultati che avte ottenuti? Si tratta effettivamente di una zona molto delicata, in cui la pelle èmolto sottile ed è l’area del corpo in cui maggiormente si evidenzia il cedimento dato dall’età e dallamancanza di attività fisica. Con Onda abbiamo ottenuto risultati eccezionali e sorprendenti. Il trattamento è poi sicuro e non ho riscontrato effetti collaterali.
Ci sono controindicazioni legate al fototipo del paziente? No, il trattamento non viene influenzato in nessun modo dal fototipo o dall’abbronzatura. L’energia erogata dal manipolo, infatti, lavora all’80% direttamente sulla cellula adiposa o sui fibroblasti (a seconda del protocollo utilizzato) e solo il 20% dell’energia rimane a livello epidermico, inducendo un riscaldamento dell’area che viene però compensato dalla refrigerazione integrata nello stesso manipolo. Anzi, in virtù del numero ridotto delle sedute previste è una metodica che può essere usata e consigliata anche come trattamento “last minute”, prima della tanto temuta “prova costume”. Ho notato personalmente questa tendenza perchè il nostro centro si trova nel Salento, che è tra le più belle località balneari d’Italia: qui la richiesta di trattamenti di body shaping subisce un netto incremento con l’avvicinarsi della bella stagione e dei primi bagni di sole!
Perchè consiglia Onda Coolwaves? La tecnologia ottimizza le tempistiche di esecuzione dei trattamenti: per una singola area sono sufficienti 15 minuti, le sedute vengono eseguite a cadenza mensile. Ciò permette, a livello prettamente organizzativo e “commerciale”, un abbattimento dei tempi di lavoro del personale che esegue il trattamento. La curva di apprendimento del software è buona: è una tecnologia molto intuitiva e semplice da utilizzare, ma nello stesso tempo versatile, e consente di personalizzare il protocollo in base al singolo paziente. Infine, e non ultimo, i pazienti che si sono sottoposti al trattamento sono rimasti molto soddisfatti dei risultati.
"Onda Coolwaves, la tecnologia italiana diventa il successo mondiale per il body contouring”
Il titolo è in realtà anche quello dell’interessante workshop che si è tenuto durante l’ultima edizione del congresso SIME di Roma. Il simposio, dedicato all’intuizione italiana che si è concretizzata ed è stata lanciata sul mercato nel giugno 2018, per rispondere alla richiesta di trattamenti non invasivi di rimodellamento corporeo ha visto la partecipazione di molti medici estetici e dermatologi. A distanza di un anno dal lancio sul mercato, sono stati comunicati alcuni numeri per capire come si è diffusa e con quali risultati la tecnologia, la cui caratteristica distintiva è l’impiego controllato e selettivo delle microonde, che agiscono contemporaneamente su 3 inestetismi diversi con un unico strumento. Soltanto in Italia sono stati installati 150 dispositivi, con una copertura di quasi tutte le regioni italiane. Ci sono anche alcuni casi di utilizzo, all’interno dello stesso studio, di 2 o 3 sistemi ONDA che lavorano contemporaneamente, e a pieno regime. Per quanto riguarda l’estero, sono stati completati vari processi di certificazione e a oggi sono più di 600 i dispositivi installati. L’azienda produttrice, Deka che commercializza in Italia i propri prodotti con il brand Renaissance, stima che a regime la produzione e la distribuzione sarà a breve superiore alle 1000 unità ogni anno. I mercati esteri in cui Onda ha avuto a oggi un maggior successo sono: Polonia, Spagna, Regno Unito, Singapore e Brasile. A cosa si deve questa favorevole accettazione globale del sistema? Il percorso tecnologico, prima, e quello clinico poi, ha visto, e vede, il confronto continuo fra professionisti di tutto il mondo. In più si è rapidamente diffusa la conoscenza dei risultati che ha creato la migliore pubblicità per il sistema. L’unicità del prodotto (a microonde selettive e confinate) infine, in uno scenario globale in cui i trattamenti corpo non invasivi sono spesso preferiti a quelli invasivi, ha incontrato il gradimento a livello internazionale oltre che dei medici anche dei pazienti, e ciò ha decretato il successo di un prodotto “made in Italy”.
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di Carlo Romano Grillandini